🔸 Sei in grado di studiare nel bel mezzo di un concerto dei Guns N’ Roses?

La concentrazione è uno dei quattro macroproblemi che affliggono chi studia. Di solito basta una farfalla che svolazza fuori dalla finestra per farti distrarre e pensare a tutt’altro rispetto a quello che dovresti fare.

In questo articolo ti spiegherò il segreto che ti permetterà di rimanere super concentrato anche sei nel bel mezzo di un concerto rock con la Gibson di Slash che ti svisa nelle orecchie.

Sei pronto?

Let’s rock!

È sera, ma c’è ancora luce. Fa un caldo bestiale.

La voce dello speaker fa esplodere il pubblico al concerto dei Guns sotto al palco di Imola.

You’re most welcome!

Prepare to make look a prancy water sleep with the fishes!

To everyone!!!

Citazione del Padrino.

Svolo!

Si parte subito con It’s so easy, da Appetite For Destruction lo storico album del 1987. Poi tutto cambia quando Axl al grido di “You know where you are?” scatena i 90000 fan lanciando Welcome to the jungle, trasformando l’autodromo in una vera e propria giungla.

Il resto della scaletta è stata una serie di successi che la band ha incasellato, uno dopo l’altro, negli anni passati di attività, Estranged, Live and Let Die, Rocket Queen, You Could be mine, Don’t cry, Knockin’ on heaven’s door, solo per citarne alcuni.

Tra i momenti più intensi il magico assolo di Sweet Child o’mine da parte di Slash, in grande forma, che con il suo capello e la Gibson sembra essere rimasto, anche nel look, lo stesso degli anni d’oro.

Un evento del genere, non è mai solo un concerto, uno show da ridurre a quelle 2 o 3 ore di musica live, ma diventa invece un’esperienza lunga una giornata intera che racchiude in sé un universo di emozioni e ricordi.

All’apertura dei cancelli ci sono già migliaia di persone in fila. Alcuni sono li dalla sera prima. Si sono accampati fuori dai gates con merendine e sacco a pelo per essere i primi ad entrare. Veri fan!

Caldo vero, afoso, l’ombra non esiste proprio. Ma chissenefrega. Sto per vedere Axl e Slash dal vivo!

Il sole e il caldo, nelle ore che separano dallo show, più che un ostacolo diventano un motivo di vicinanza. Le necessità si condividono come le passioni, e per quelle interminabili ore si diventa un po’ tutti amici. Basta spartirsi un sorso d’acqua, prestare un accendino, confrontarsi sui concerti a cui si è stati come fossero vecchi racconti di guerra o scambiare due parole ingannando l’attesa, mentre allo stesso tempo si lotta gomito a gomito per ritagliarsi un piccolo pezzo di asfalto sul quale posare l’asciugamano per riuscire a riposare qualche ora.

Mi guardo in giro in mezzo a tutta quella umanità (non esattamente profumata).

C’è un tizio poco più avanti che ha uno zaino da cui tira fuori affettati e pane senza fine. Credo che fosse la borsa di Mary Poppins con dentro un frigo a due ante.

Un ragazzo senza maglietta ha in testa quel bellissimo cappellino con i porta bibite e la cannuccia. Mi sono sempre chiesto dove si compra. Lo voglio da una vita, anche se so che poi non lo userò mai.

C’è una coppia di tedeschi (credo) che deve aver confuso il biglietto con quello per Woodstock ’69. Si rotolano per terra nel tentativo di emulare un rituale di accoppiamento tra marmotte.

Ma c’è anche chi non è così libero di fare tutto quello che vorrebbe e dare sfogo ad ogni istinto. Qualcuno si è portato gli appunti perché deve ripassare per l’esame del giorno dopo.

Dopotutto il concerto era a giugno, in piena sessione estiva.

Non so se sei mai stato ad un concerto rock in piena estate, ma credimi quando ti dico che non è esattamente il posto migliore dove metterti a studiare.

Nell’improbabile caso in cui tu riesca a ignorare il caldo e la totale mancanza di ombra devi fare i conti con un ambiente che non ti aiuta di certo a concentrarti.

Di fatto hai ottime possibilità di leggere per un’ora la stessa pagina senza ricordarti un’acca.

Per questo motivo (non per poter studiare ai concerti) il primo modulo in aula del corso Genio in 21 Giorni è riservato interamente alla concentrazione e al focus.

La differenza principale tra il corso Genio in 21 Giorni e qualsiasi altro “corso di trucchetti di memoria” è che quello che ti insegno è un sistema.

Tutti quelli che negli anni hanno cercato e cercano di copiare il nostro metodo non hanno ancora capito che quello che insegno non è l’accozzaglia di tecniche e metodi buttati a casaccio alla rinfusa che ti propinano loro. Ma è un programma che si sviluppa modulo per modulo e che poi viene adattato a misura di ogni singolo studente. Ogni mattoncino è propedeutico al successivo.

Chissà che qualcuno di loro leggendo questo articolo capisca questa regola e smetta di fregare i suoi studenti…

Ovviamente la concentrazione è il mattoncino n°1.

È inutile che ti spiego come puoi ricordare all’istante quello che leggi se hai la capacità di concentrazione di un bambino al lunapark quando si perde a guardare tutte quelle lucine colorate.

Ti sembrerà strano ma l’87% delle volte in cui ti sei detto “Oggi non riesco a studiare” in realtà avresti dovuto dire “Oggi non riesco a essere concentrato”.

Prima che imparassi le tecniche di concentrazione, quando mi mettevo a studiare, lo scenario era pressappoco sempre questo.

Aprivo il libro ma subito cominciavo a pensare a cose più interessanti, come a cosa avrei mangiato per cena o perché la Pasqua non cade mai lo stesso giorno.

Mentre leggevo, il mio occhio scorreva sulle parole, ma la mia attenzione era spaparanzata su un’amaca in riva al mare e si faceva i fatti suoi.

Hai presente quella sensazione dove arrivi alla fine del capitolo e pensi “Cosa diavolo ho appena letto?”.

Ecco, a me succedeva di continuo.

Mi toccava rileggere ogni pagina almeno due volte solo per capire cosa c’era scritto. E via tempo sprecato…

Mi vien da ridere se penso che pretendevo un silenzio di tomba mentre studiavo per non avere distrazioni.

Gli stimoli esterni come il rumore o la musica possono essere delle fonti di distrazione importanti. Ma sono nulla rispetto a quelle interne. Le fonti di distrazione interne non sono altro che quello a cui pensa il tuo cervello mentre stai studiando.

Le tecniche di concentrazione ti permettono di focalizzare la tua mente sull’attività che stai svolgendo. Possono sembrarti semplici ma sono molto potenti e soprattutto di efficacia immediata.

Ti permettono di eliminare tutti gli stimoli esterni e di riuscire a sfruttare anche i tempi morti.

Immagina la scena.

Sei in treno – noto mezzo di trasporto che in Italia è rinomato per la sua silenziosità e il suo comfort- e stai tornando a casa dall’università o da scuola. Il tatà-tatà delle rotaie, il bambino che piange (ce n’è sempre uno in ogni carrozza), l’annuncio delle stazioni, l’aria condizionata che funziona d’inverno e il riscaldamento che accendono in estate, il tizio di fronte che si allunga con le gambe.

Hai 30 minuti prima di scendere. Normalmente non ci penseresti nemmeno a sfruttare quei minuti per studiare, giusto?

Certo! È impossibile, come puoi concentrarti in mezzo a quella confusione, spesso stipato come in un carro bestiame?

E invece no…!

Come vedi, con le tecniche di concentrazione anche tu puoi essere in grado di eliminare ogni distrazione esterna e riuscire a sfruttare anche i tempi morti per studiare e avere poi molto più tempo libero per te stesso.

Visto che però l’estate sta per cominciare e anni di esperienza ti hanno ormai insegnato che la capacità di studio è inversamente proporzionale all’avvicinarsi delle vacanze, voglio darti 6 strategie facili facili che puoi mettere in atto fin da subito per migliorare la tua attenzione. E che avresti potuto applicare anche se ti fossi trovato a studiare in mezzo ad altre migliaia che di persone sudate e cariche di rock, in attesa di vedere i mitici Guns salire sul palco…

6 CONSIGLI ISTANTANEI PER AUMENTARE LA TUA CONCENTRAZIONE DEL 28% QUANDO INIZI A STUDIARE

  1. Lo studio è come una gara. Devi essere in ottime condizioni psicofisiche. Come sai la concentrazione viene influenzata dalla stanchezza. Hai presente cosa vuol dire mettersi a studiare dopo un sabato scatenato, no? Meglio lasciar perdere…
  • Durante la settimana cerca di riposare a sufficienza (evita le nottate in bianco last second per studiare).
  • Durante la giornata fai pause mirate e strategiche (al corso ti mostrerò come raggiungere e mantenere il picco della concentrazione durante le ore di studio)
  • e non trascurare l’alimentazione. Per esperienza ti assicuro che non c’è verso di mettersi a studiare dopo un all you can eat di sushi a pranzo.

Questi semplici accorgimenti ti garantiscono energia immediata, maggiore reattività e una mente più fresca e ricettiva. Essere riposati e in salute è la condizione base per trovare la giusta concentrazione.

  1. Focus. Preferisci pensare a perché c’è gente che crede alle scie chimiche piuttosto che concentrarti sui libri? Il primo passo per smettere di farlo è porti domande a cui devi trovare risposta nelle pagine del testo.
    Orientare la mente attraverso domande specifiche è il miglior modo per ricevere risposte precise.
  2. Spazio: cerca di studiare in una stanzache ti piace, un posto in cui sei contento di stare. Meglio se è un posto che dedichi solo allo studio: al nostro cervello piacciono le abitudini. Per lo stesso motivo sarebbe meglio non studiare nella stessa stanza in cui dormi, altrimenti il tuo cervello non capisce più se, quando si entra in quella stanza, è ora di accendersi o di spegnersi.
  3. Postura: Anche tavolo e sedia sono importanti. Le scrivanie solitamente sono alte 70-80 centimetri, circa 20 in più della sedia. L’altezza della sedia deve essere regolata in modo tale che, quando sei seduto, le tue cosce rimangano parallele al pavimento, così la maggior parte del peso è sostenuto dalle ossa delle anche. In questo modo sarai seduto abbastanza comodamente da non farti venire mal di schiena ma non così tanto da farti rilassare troppo e manterrai una postura corretta, con la schiena dritta e tutti i muscoli rilassati. Il cervello in questo modo riceve il massimo afflusso di ossigeno e sangue, che gli servono per funzionare al meglio.
  4. Elimina le distrazioni. Ora, una piccola ma fondamentale regola che ti sembrerà la scoperta dell’acqua calda. Tieni vicino quello che aiuta e lontano quello che distrae.Rientrano nella prima categoria: libri, fogli per appunti, penne e matite colorate, insomma tutto il materiale che ti è utile per studiare.Rientra nella seconda categoria il telefono, anche se in modalità silenziosa. Anzi, la modalità silenziosa è nemica dello studio ancora più della suoneria, perché ti costringe a studiare con un occhio sul libro e un occhio sul telefono.
  5. Il materiale da leggere dovrebbe essere distante dagli occhi circa 50 centimetri (questa è anche la distanza ottimale per applicare il metodo Spremipagine). Un leggio ti sarà utile per non affaticare il collo.

Possono sembrarti dei piccoli accorgimenti, forse banali, ma ti assicuro che quando li applicherai noterà un beneficio istantaneo.

Per te invece che vuoi imparare le più efficaci tecniche di concentrazione e riuscire a studiare anche nel bel mezzo del casino di un concerto dei Guns N’ Roses resta solo una cosa da fare.

Se anche tu vuoi aumentare dell’83% la tua produttività quando sei faccia a faccia con i tuoi libri e i tuoi appunti clicca su questo link ed assicurati di riservare subito il tuo biglietto per il backstage che ti farà scoprire tutti i segreti della Paradise City degli studenti di Genio in 21 Giorni.

Ho riservato un posto per te nella Hall of Fame degli Studenti di quest’anno!

Ti aspetto!

Buono studio e… Rock n roll!

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